Oggi è

 

E’ l’espressione concreta di un tentativo di mettere in pratica alcune indicazioni che costituiscono la base delle Case della Carità fondate da don Mario Prandi nel reggiano e ora presenti in tutto il mondo.
Quando il 4 Ottobre 1988 fu aperta la Casa della Carità del Poggio, anche noi nel nostro piccolo prendemmo in considerazione l’idea di ristrutturare pian piano i vecchi locali ormai inabitati della Canonica e di ospitare persone bisognose. All’inizio si pensò solo ai periodo estivo, poi in realtà si è verificata un’accoglienza stabile.
In modo un po’ incosciente ma pieni di entusiasmo cominciammo con mano d’opra di parrocchiani volontari a mettere mano alla demolizione delle parti pericolose e con l’aiuto di alcuni muratori a ricavarne locali sicuri, accoglienti e decorosi.
L’11 Novembre del 1991 inaugurammo la Casa appena imbastita e con soli due locali finiti che ospitarono ben presto tre persone. La betulla che vive accanto alla nostra Casa è il “memorial” di quell’11 Novembre. Intanto si proseguiva la ristrutturazione e mano a mano che i locali erano pronti si accoglievano persone che chiedevano ospitalità. Sono stati necessaari 11 anni per completare questa ristrutturazione; abbiamo fatto tutto con le nostre forze e con alcune offerte di Enti ai quali ci eravamo rivolti. Gli Ospiti che nel nostro gergo chiamavamo “Nonne” anche se si trattava di uomini sono cresciuti fino a 12 – capienza massima della nostra piccola Casa - . Accanto agli Ospiti si sono susseguiti - e alcuni sono presenti tutt’oggi - volontari - in gran parte donne per fare i servizi necessari alle Nonne e alla Casa.
Nei primi anni del 2000, a Casa ultimata, abbiamo avuto dalle 6 alle 8 presenze di Ospiti che ci siamo abituati a considerare un po’ come il fiore all’occhiello della nostra piccola Comunità che tra i praticanti non è in grado di costituire gruppi e di portare avanti attività religiose.
C’è da dire che un certo numero di volontari viene dalle parrocchie vicine e questo fatto ci ha abituati a non correre il rischio di chiuderci o di lasciare inaridire gli sprazzi di entusiasmo e di disponibilità.
La presenza della Casa in Parrocchia offre anche l’opportunità di vivere momenti conviviali e culturali offerti, attraverso le Nonne ai parrocchiani e non.
Alcuni dei Concerti, come quello fatto in occasione del Natale, sono stati realizzati a favore delle Ospiti della nostra Casa. Le stesse gare di briscola sono state istituite e tutt’ora portate avanti per realizzare qualche piccolo aiuto a favore della nostra Casa. Il “Progetto Gemma” (adozione prenatale a distanza) a favore di ragazze madri è legato anch’esso alla nostra Casa di Accogleinza. Così lungo gli anni la Casa è sempre stata più conosciuta e considerata una presenza significativa per il nostro territorio. Fin dall’inizio ha favorito il superamento dei problemi economici e ci ha abituati a consiederare la Provvidenza nel volto e nel gesto di chi porta la frutta o viveri di ogni genere o di chi più facilmente si lascia coinvolgere nelle proposte parrocchiali se diventano anche occasione per dare una spintarella alla Casa di Accoglienza.
Tra queste proposte in primo piano c’è la Festa del Ringraziaemnto che da alcuni anni è preceduta da un pranzo nel quale sono invitati gli ex- Castangolesi oltre che naturalmente gli attuali parrocchiani. Anche le Istituzioni pubbliche ci hanno sempre manifestato il loro apprezzamento, e la Fondazione della Banca del Monte con il suo “Progetto Anziani” ci aiuta concretamente attraverso contributi economici mensili.

 

Durante la piantagione della betulla

La betulla oggi

 

Alcuni ospiti della nostra Casa

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Parrocchia di Castagnolo - Parroco Don Filippo Quadri - Via Castagnolo, 130 San Giovanni in Persiceto - Bologna - (Italia) - Cap 40017 Tel. 051/950400 E-mail: ippolito.cassiano@libero.it